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SALVA  FALLIMENTI
Il fallimento di per sé è una nota dolente per gli imprenditori,
in quanto viene visto dagli stessi come un "fallimento sul piano personale" e, quindi, difficile da gestire.

Per fortuna anche il momento più difficile per un'azienda può essere serenamente superato ed essere seguito da una nuova fase di successo grazie alle giuste decisioni.
Le situazioni (e relative soluzioni) che si prospettano sono:

    1) Nuova gestione con Nuovi manager competenti che prendono in mano le redini, abbattendo i costi e rivedendo alcuni
        parametri. Si tratta di una soluzione ben accetta dai fornitori (resta attiva la vecchia azienda)

    2) Interviene sempre il vecchio imprenditore, ma con una Nuova Società (mettendo altre persone) e pagando delle royalty
        alla vecchia società in crisi. In tal modo l’attività prosegue regolarmente, e man mano si rientra del debito generato dalla
        vecchia società.

    3) Si arriva al Tribunale, cioè al capolinea. La procedura del tribunale nomina un curatore fallimentare, ma al contempo
        protegge i fondi e gli investitori nel caso volessero risollevare le sorti dell’azienda da eventuali revoche.
Esistono Fondi privati che possono salvare le aziende in difficoltà, possono saldare il debito, salvando stabilimento, strutture ed asset dall’asta, salvando i dipendenti ed il titolare dal fallimento ed evitando svalutazioni e varie azioni di “sciacallaggio”, ma occorre sapere qual è il grado di fallimento: concordato, tribunale, ecc.. oltre al tipo di attività.
Affinchè i Fondi si interessino al “salvataggio” dell’azienda, è necessario che quest’ultima abbia dei requisiti:

    -   Deve esserci un’interlocutore unico (in genere il curatore fallimentare) e, ovviamente, il titolare dell’azienda

    -   L’azienda deve provenire dal settore manifatturiero: cioè deve produrre qualcosa (cash flow)

    -   Le strutture residenziali non vengono prese in considerazione, al limite le strutture Turistiche (alberghi, residence, ecc…)
        ma solo se in zone di particolare interesse turistico

    -   Deve esserci un Piano Industriale di Rilancio, magari creando una nuova società, creando un affitto di ramo d’azienda
        pagato con delle royalty, si evidenziano opportunità di rilancio

    -   Occorrono Asset Importanti (no immobili, ma business) quali, marchi, brevetti, royalty, clienti con ottimo rating, ecc…
        Se il business è buono con buoni clienti, allora esistono grosse probabilità di salvare l’azienda (magari occorre solo una
        ristrutturazione aziendale)

    -   Non devono esserci Vizi dell’amministrazione : donne, auto di lusso, gioco d’azzardo… può sembrare eccessivo, ma
        hanno un grosso peso nella decisione dei Fondi.
Come si può intuire, la casistica è molto varia, pertanto la ns. procedura prevede un check-up gratuito
dell’azienda (una sorta di fotografia dello stato attuale) utile anche per individuare le carenze dell’azienda e, conseguentemente, indicarne i punti di Forza e le possibili strategie di Rilancio.

Il check-up è utile anche per rendere “presentabile” l’azienda ai vari Fondi ed Istituti di Credito
Per il check-up gratuito occorrono i seguenti documenti:
    -   I Bilanci depositati degli ultimi 3 anni
   
-   Bilancino (non depositato) dell'anno in corso (è sufficiente la bozza)
   
-   Codice Ateco
   
-   Visura camerale aggiornata (non più di 6 mesi)
   
-   Relazione descrittiva con indicazione : attuale situazione, fornitori, clienti, area di mercato, competitors, ecc...


Entro una settimana (7gg. lavorativi), il check-up metterà in evidenza se esiste uno o più di questi 4 parametri:
- squilibrio finanziario
- crisi di sovra-produzione (magazzino grande)
- crisi di inefficienza interna (troppi dipendenti o cattiva gestione del personale)
- crisi di mercato(andamento dei margini negli anni)


In sintesi dopo il check-up gratuito, possiamo stabilire se l’azienda sia
“salvabile” oppure no.