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RINNOVABILI 2.0
Gli incentivi statali per la realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili sono terminati da tempo, ciò nonostante tutti quelli già connessi continuano a produrre ricchezza, oltre che energia pulita.

Oggi come ieri sono dei salvadanai: cedono tutta l'energia che producono alla rete ed in cambio ne ottengono un forte incentivo. Pertanto sono ancora considerati come degli investimenti molto interessanti... 
Attualmente siamo alla ricerca di impianti Fotovoltaici in Conto Energia (dal 2° al 4°) sia su tetti che a terra, e
grande Eolico già in conto energia.

Abbiamo 2 possibili scenari/opportunità per gli imprenditori:
    -   Classico:
          contatto diretto con 4 Fondi (1 americano, 2 inglesi, 1 svizzero) interessati a comprare FV e grande Eolico, già
          realizzati ed in conto energia.
    -   Nuovo:
          Conferimento in un GEIE di Malta degli impianti FV e grande Eolico
          (in generale di qualsiasi asset illiquido: immobili, beni strumentali, capannoni, macchinari, ecc…)
Il metodo “Classico” è rivolto ai soli proprietari che vogliono vendere i propri impianti con il maggior ricavo possibile e con il numero minimo di intermediari (contatto diretto con gli advisors dei Fondi).

Al contrario, il metodo “Nuovo” è aperto a due categorie di imprenditori:
     A) coloro vogliono vendere l’impianto (simile al caso classico) ma con tempi e modalità molto brevi.
    
B) coloro che vogliono far fruttare ulteriormente il proprio impianto, nell’attesa di venderlo successivamente oppure no.


Vediamo i due meccanismi nel dettaglio:
Entrando nel GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico) di Malta, l’imprenditore si vede versare sul proprio conto corrente un “prestito” pari al valore stimato (tramite due diligence) del proprio impianto. Fin qui senza aver mai venduto l’impianto stesso.

Cioè l’imprenditore è ancora proprietario dell’impianto, anche se ha già ottenuto una somma di denaro in virtù del suo valore (attualizzazione di una vendita futura), senza contare che usufruisce ancora degli incentivi GSE.
Trattandosi di un “prestito”, però, questa somma dovrà essere restituita entro 5 anni con formula Bullet :
per 5 anni si restituisce solo l’interesse, alla fine del 5° anno si restituisce l’intero capitale.
Se il prestito non viene estinto, viene confiscato l'impianto.

Fin qui è come se il cliente avesse “venduto” il suo bene illiquido (ha ottenuto una somma di denaro in virtù del suo bene). Quindi, ottenuto il “prestito”, il cliente può scegliere liberamente (caso A) di lasciare l’impianto e gli incentivi al GEIE che si farà carico del debito: in pratica è come se l’avesse venduto ad un Fondo, ma con tempi estremamente ridotti (circa 2-3 mesi).
Ma il Vero Vantaggio consiste nel restare all'interno del GEIE (caso B).


Infatti all’interno del gruppo ci sono moltissimi piani di investimento con ritorni mensili che oscillano dal 5% fino al 60% con bassissimi rischi. Queste "rendite" sono più che sufficienti per ripagare il prestito, già a partire dal primo anno.

Risulta chiaro che entrando nel GEIE, non solo l’imprenditore continua a possedere il suo impianto (
non perde nulla) ma addirittura guadagna fino al 60% annuo del valore del proprio impianto (che si aggiungono sempre agli incentivi GSE).

Se dovesse sopraggiungere un compratore per l’impianto, basterà cedergli le quote dell’impianto (passaggio di Titolarità)
In caso contrario, si potrà sempre continuare con gli investimenti, anche dopo i 5 anni (sarà l’imprenditore a scegliere di volta in volta)
Riassumiamo i Vantaggi dell'operazione :

  - il cliente ottiene una somma di denaro in virtù del suo impianto (bene)
  - il bene del cliente NON viene mai venduto: resta sempre di proprietà del cliente!
  - il cliente, ora, possiede il bene + denaro (il valore stimato del suo bene)
  - il cliente può continuare ad usufruirne come ha sempre fatto del proprio bene
    (
incentivi GSE, affitto, utilizzo di macchinari, sfruttamento di energia ecc…)
  - il cliente è libero di decidere quanto tempo restare nel GEIE (nessun vincolo o obbligo)
  -
la liquidità ottenuta viene sfruttata e “fatta fruttare” per investimenti a basso rischio ed alti ritorni economici (60%)
  -
se il prestito non viene estinto, si perde l’impianto (ma è come se lo avesse venduto al 100% del prezzo di stima)
  -
In ogni caso il debito del proprietario non risulta iscritto nella centrale rischi delle Banche, essendone garante il GEIE
Le CONDIZIONI D’ACCESSO per questa nuova opportunità:
    -   Prefattibilità Gratuita (analisi documenti e produttività impianto, definizione delle spese di arranging)
    -   Contatto diretto con la proprietà dell’impianto/imprenditore
    -   Firma Mandato oneroso (spese di arranging a carico del cliente che dipendono dal tipo, dalla potenza,
        dalla geolocalizzazione dell’impianto e da come si è strutturati in termini aziendali e fiscali)
    -   È necessario stabilire un budget per le eventuali spese di due diligence, nel caso in cui vengano richieste
        (a discrezione delle Banche e/o Fondi).
    -   Potenza impianto FV > 500 kWp (anche sommando più impianti dello stesso proprietario/azienda)
    -   Nessun vincolo ipotecario (salvo un residuo non superiore al 20%)
    -   Nessun vincolo giudiziario, protesti o altro